Michele Sannino – Stati d’Animo
Quante volte ho cerato di comprendere gli altri. Quante sono le volte che ci son rimasto male, e quante volte alla fine mi sono ritrovato solo con me stesso.
Quante volte ho cerato di comprendere gli altri. Quante sono le volte che ci son rimasto male, e quante volte alla fine mi sono ritrovato solo con me stesso.
Smetterà di piovere il giorno che imparerai ad affrontare la vita sorridendo nonostante tutto.
Sentivo che non sarei più stata me stessa, perché ora tu eri in me.
Che ne sai tu della mia notte, del mio cuscino imbottito di sogni, dei miei occhi spalancati a catturarne altri.
Ognuno è dentro il proprio dolore, la sua storia, i suoi giorni di pioggia e di sole. Ognuno si passa le dita sulle proprie ferite, ricordando quanto sia stato faticoso rimettersi in piedi sanguinando. Ognuno ha i propri fantasmi, i propri sogni infranti, i propri desideri inespressi. Questa consapevolezza può portarci alla comprensione che la vita degli altri, per giudicarla, bisognerebbe viverla e non guardarla soltanto.
Ormai è da un paio d’anni che nella mia vita lascio tutto incolto, il mio orticello, la mia barba, i miei hobby, i sentimenti. Dovrei ridipingere di verde il pollice e arcobalenizzare tutto il resto.
Ci sono cose invisibili e bellissime che la gente non riesce a vedere. Tipo l’amore che c’è dietro ad una lacrima, l’amicizia che c’è dietro a gesto di cura nei nostri confronti, la vita che si cela nella voglia di scoprire, di essere curiosi.