Michele Sannino – Stati d’Animo
Mi perdo nel mare del silenzio, lasciandomi trasportare come un gabbiano in volo verso l’infinito.
Mi perdo nel mare del silenzio, lasciandomi trasportare come un gabbiano in volo verso l’infinito.
Perdonati. Per le volte che non sei stata abbastanza donna, madre, figlia, amica. Per quelle in cui ti è mancato il coraggio di dire basta. Perdonati per ogni volta che hai abbassato lo sguardo sentendoti qualcosa che non eri. Perdonati per i voli lasciati a metà, per le canzoni scritte e cantate mai, per le poesie che non riesci a finire. Perdonati per le volte che hai danzato mentre nessuno ti guardava, perché pensavi di essere ridicola. Per le volte che hai pianto di nascosto e per quelle in cui hai finto di star bene. Perdonati per ogni cosa. E prova per una volta, a dispetto di tutti, ad essere felice.
Non ho tutto questo grande talento con le persone. Ho ricevuto sempre tante fregature anche quando pensavo di aver trovato qualcuno che facesse al caso mio. Evidentemente io sono un caso a parte, quindi preferisco star sola che con gente ignorante, che giudica senza aver contato quante ferite mi porto ancora dentro.
Quando più risucchia, tanto libro e quanto più plano, allora, sprofondo; se fossi acqua di lago, con la sua calma, fluirei, ma in sorte ho la lava del vulcano e ribollo nella mia fucina, aggrovigliando i nervi anche alle caviglie tremanti.
Tutti noi abbiamo una persona a cui rivolgiamo il nostro pensiero appena svegli al mattino. E tutti vorremmo essere quel primo pensiero di qualcuno.
Il particolare fondamentale che fa di una persona “una bella persona” è l’anima: se non sei bello dentro non lo sarai mai neanche fuori.
I miei silenzi sono colmi di rumori delle cose che ho vissuto.