Michele Sannino – Tristezza
Non sono le delusioni che ti uccidono dentro, ma i cuori imperfetti, impuri, paragonabili ai mafiosi.
Non sono le delusioni che ti uccidono dentro, ma i cuori imperfetti, impuri, paragonabili ai mafiosi.
Ho cercato di trattenere le lacrime quel giorno. Ho provato a riccacciarle dentro, non per vergogna ma per rabbia. Rabbia di non avertele sapute regalare prima quelle lacrime. Forse avresti capito tante cose.
Certe volte ti mancano i ricordi non le persone che hai perso per strada.
Cercare di ricostruire un cuore infranto è come rimettere a posto i pezzi di un vaso rotto con dello scotch, per quanto cerchi di aggiustarlo non sarà mai bello come era prima, cerchi in qualsiasi modo di ridagli un bell’aspetto finché non ti accorgi che forse è meglio gettarlo via!
Nulla è più indegno disumanità. Nulla è più ammirevole di un gesto di umanità.
Non c’è solitudine più grande di quando tu mi sei accanto così lontano, ed io precipito, solo, dentro voragini d’incertezza.
Non piango su quel che non è stato, ma su quel che è stato. E ne porto con me le ferite.