Michele Tommasini – Stati d’Animo
Vivo il mio silenzio, ascolto la mia anima, vedo la mia fragilità, sento la mia forza.
Vivo il mio silenzio, ascolto la mia anima, vedo la mia fragilità, sento la mia forza.
L’ipocrisia si veste sempre di un finto sorriso e di un abbraccio vuoto senza anima.
“Da dove viene la noia?””Non viene. È lì. Nella mancanza di scopo e nella mancanza di senso e nell’incapacità di andare oltre. Siamo convinti che si infili a tradimento negli spazi vuoti, e che basti darsi da fare per mandarla via. Invece è il contrario, la noia è al centro dello spazio, e noi per non vederla la copriamo con schermi e paraventi mobili di attività concatenate.””E cosa dovremmo fare, invece?””Dovremmo sapere che la noia è lì. E che ci può spingere a fare le cose più insensate, o a cercare di capire il senso delle cose. Se uno si sottrae sistematicamente alla noia, per quanto corra non va da nessuna parte.””Perché?””Perché tutto nasce dalla noia. Le percezioni e le constatazioni ele elaborazioni, le idee di ogni tipo.”
Dedicare il tempo a chi ci fa dimenticare il tempo.
Fantasia, liberati in volo.
Vivo vibro e fremo, sospesa, senza fiato, viaggiando su due binari opposti la luce e il buio c’è una parte oscura di me che mi fa tremare, amare e odiare, restare e scappare. Ho due occhi ma è come se ne avessi mille, ho sensazioni che sfiorano verità nascoste, ho pensieri che non sempre dico, ho lacrime nascoste dietro sorrisi e interminabili silenzi colmi di assordante rumore. Ho giorni pieni di dubbi, domande e risposte che non voglio trovare ho verità nel cuore e negli occhi che fanno finta di non sentire e di non vedere. Ho tempeste, tormenti e incendi dentro ho sospiri che sfiorano e accarezzano l’abisso dell’anima. Ho ricordi che tengo stretti tra le mani che mi abbracciano da sola.
Tutti vorrebbero avere dei superpoteri, ma nessuno pensa al fatto che ad averli si soffre di più.