Michele Tommasini – Stati d’Animo
Per ridere devo piangere, per volare devo strisciare, per amare devo soffrire, per vivere devo sognare.
Per ridere devo piangere, per volare devo strisciare, per amare devo soffrire, per vivere devo sognare.
Sono sempre le cose semplici a far sussultare il cuore.
Adoro essere inseguita dalla passione, soprattuto se non c’è via di fuga.
Ascolta sempre il cuore, ascoltane i battiti, sono il respiro per l’anima.
L’emozione non vuol essere una debolezza del cuore, ma una forza dell’anima.
Nella mente spesso riaffiorano le immagini più nitide del nostro passato, che addolciscono il nostro futuro.
Chissà cosa sente la foglia che si stacca dal ramo, benché le sue nervature apparissero salde nell’innesto, invece, guardarsi morire la speranza del verde ed arrivare alla secchezza dell’arido, inquietante, malaticcio giallognolo e tentennare nella sospensione del refolo che, sadico, pone in prospettiva lo schianto, ma perpetua il senso del precipitare nella stasi della vertigine. Aspiriamo al nitore degli approdi, delle definizioni perentorie dei verbi nella coniugazione d’un passato prossimo che ci faccia chiudere gli occhi in segno di rassegnazione, evitando il gerundio della paura. Sta cadendo.