Michele Tommasini – Vita
Un tuo sorriso è un mio sorriso, una tua lacrima è una mia carezza per asciugarla, un tuo sguardo è l’infinito, la tua felicità è la mia vita.
Un tuo sorriso è un mio sorriso, una tua lacrima è una mia carezza per asciugarla, un tuo sguardo è l’infinito, la tua felicità è la mia vita.
Non ho bisogno di “finestre” per far prendere luce ed aria alla mia realtà. Ho scoperto che quando non riesco più a respirare, io posso aprire “portoni” e indirizzare la mia vita su un’infinità di nuovi scenari.
L’ostinazione peggiore che produce male a se stessi e agli altri, è quella di sentirsi nel giusto, di non voler assolutamente cambiare atteggiamento radicandosi nella presunzione, nell’orgoglio, nell’invidia e nella gelosia. Il voler a tutti i costi far primeggiare il proprio ego su tutto e tutti non fa altro che distruggere il bene e aumentare i problemi fortificandone le conseguenze. Come si dice: c’è chi si rovina la vita con le proprie mani ma dà la colpa a situazioni negative e ad altre persone. Ognuno, invece, è artefice del proprio destino o per meglio dire della costruzione o distruzione della propria vita.Con la zappa si zappa il terreno, per coltivarlo e veder poi crescere col tempo i frutti, altri invece zappano la propria fossa.
Quello che la vita divide il cuore unisce.
Non mi fa più paura quello che sta ormai dietro di me. E non ho più paura di camminare in avanti. Non ho più paura di guardarmi nello specchio e vedere il mio volto stanco e provato. Provato dalle delusioni, dalle difficoltà della vita. Lo guardo e sorrido perché so che tutto questo lascerà in me l’esperienza giusta per essere migliore.
Triste quella vita che non vede, non ode, non sente se non che oggetti semplici.
Ho passato più tempo ad incazzarmi di quello che ho trascorso sereno. Se dai retta a tutte le delusioni, fregature, parole sbagliate, giudizio altrui e colpe che ti danno ma non hai, non vivi più. Quindi fottitene.