Michelle Cuoreribelle – Comportamento
Se usassi un terzo del cervello come usi la lingua per dire scemate, saresti un genio.
Se usassi un terzo del cervello come usi la lingua per dire scemate, saresti un genio.
Non illudetevi di conoscere una persona solo perché sapete come si chiama.
Le persone danno tutto per scontato: la tua presenza, il tuo esserci nonostante tutto, i…
Nessuno può arrogarsi il diritto di condannare gli altri, ma chi si sente chiamato in…
Aveva sempre creduto che il loro, fosse un rapporto speciale, magico. Uno di quelli che non puoi etichettare, che quando ti chiedono ‘ma lui chi è? ‘ tu non riesci a rispondere, perché in fondo neanche tu, ne tanto meno lui, sai di cosa si tratta. Il loro era un rapporto usa e getta, ma infinito. Fatto di promesse (infrante, ma questo era sempre una sorpresa nonostante fosse consuetudine), sussurri d’amore, urli d’odio, canzoni dedicate prima di fuggire, canzoni per perdonarsi, canzoni, cazzotti, risate e lacrime. Si dicevano addio, magari non parlavano per giorni, settimane, mesi; ma prima o poi o l’uno o l’altro tornava. E bastava un ciao che tutto riesplodeva. Si riprendeva a parlare assiduamente, rendendosi conto che il tempo passato non aveva allontanato, anzi. E ci si riprometteva che non sarebbe più successo. E poi risuccedeva. Lei ci credeva davvero, che lui era speciale; che lui era come lei. Ma se c’è una cosa che solo ora può capire, è che nessuno sarà mai come lei. Lui non è mai stato come lei, lui era un coglione qualunque che non tornò più; che se tornava era solo per noia. Finzione. Ecco cos’era il loro rapporto. Nient’altro.
Sono fatta cosi io: mi isolo e sparisco se non mi dimostri interesse.
Se vuoi ottenere qualcosa non usare le mani per bussare. Adopera i piedi e ti sarà aperto col sorriso.