Michelle Cuoreribelle – Stati d’Animo
Certo che ho dei sentimenti, solo che i miei sono veri, non li distribuisco a tutti come biglietti da visita.
Certo che ho dei sentimenti, solo che i miei sono veri, non li distribuisco a tutti come biglietti da visita.
Ho solo voglia di essere, essere quella bambina dentro me che grida ancora la voglia di essere bambina!
Tutte le volte che preparo un pacco, finisce che mi trovo chiuso dentro.
Il dolore è parte integrante della nostra vita, lacrime, sorrisi ed amore. Un cerchio infinito che c’imprigiona.
Tutte le piogge annunciano un cambiamento. Piove anche dentro di noi, si scatenano temporali dopo i quali nulla sarà come prima. Ma passata la tempesta, lascia entrare i raggi del sole e la tua anima potrà rifiorire.
Scrivere le emozioni può essere utile, ma il canto dell’usignolo è più profondo. Se continuiamo a confondere la passione con l’amore rischieremo di abituarci a vivere di sensazioni. L’amore resta anche davanti al disagio. Alla malattia. Alla puzza. Davanti all’impotenza e alla droga. Resta anche davanti a un tradimento. Davanti alla pazzia. I sentieri del cuore sono così profondi da non essere stati mai esplorati da nessun avventuriero sognatore. Se cerchi l’amico con i tuoi gusti troverai solo cani, uccellini e cartoni animati. La donna perfetta esiste se la cerchi nella tua rinuncia di te stesso. Non è l’uomo ad essere quello giusto, sei tu ad essere diventata donna. Una sedia a rotellenon fermerà il correre dei pensieri, neppure il letto dell’amante. Meglio un tozzo di pane seccopiuttosto che un compromesso con l’interesse. Amore è combattere contro le proprie tendenze, spesso insudiciate da falsi messaggi subliminali. La coscienza ti rode eppure tu non gli dai retta. Finirà la tua idea in mano a uno stolt per scoppiare come un palloncino in mano a un bambino. Passioni e sensazioni sono solo uno strumento dell’amore. Ma il mondo ne ha fatto un’abitudine nelle relazioni. Gli amici veri sono confortoquelli falsi li riconosci dal loro orgoglio. Senza amore, quello vero non siamo chiamati per nome.
Talvolta è necessario fare un passo indietro anche se non ci evita il dolore, fra il prima e il dopo c’è quella sospensione del mentre che fa male e allora fare una scelta diventa un dovere verso se stessi.