Miguel de Cervantes y Saavedra – Destino
Ogni uomo è figlio delle proprie azioni, e giacché son uomo posso pure diventare papa.
Ogni uomo è figlio delle proprie azioni, e giacché son uomo posso pure diventare papa.
Soluzioni di questo tipo sono davvero affascinanti: le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l’ingenio senza darti per vinto, la soluzione arriva all’improvviso, da un luogo del tutto inaspettato, sotto una forma quasi ridicola.
A volte hai l’impressione di esserti perso. E invece sei giunto proprio dove il destino ti stava aspettando.
Tutti tornano, sai?Chi per ribadirti semplicemente che se n’è andato dalla tua vita… chi per riconsumarti ancora un po’ il cuore e poi riandarsene… chi per rubarti un ultimo sorriso o un’ultima lacrima… chi per dirti che ti ha amato ma che ora non ti ama più… chi tornerà da te per un ultimo abbraccio, perché ha capito che quel calore che emani lo emani solo tu… chi per insultarti e tu con l’indifferenza di sempre incasserai senza problemi… chi tornerà da te per chiedere perdono, per chiederti di riaprirgli di nuovo le porte del tuo cuore, che senza di te la vita è nuvolosa…Ma tu, allora, che farai?
Non sfidare mai lo schema insidioso del destino, un giorno alla volta vedrai chiaramente il tuo cammino, quando accadrà: una immensa serenità si farà sentire e la percepirai in ogni battito del tuo cuore; vivi! E non lasciar al mondo che rovini un attimo della tua miracolosa esistenza.
Gli errori altrui e le loro conseguenze non sono affari miei. Più si vorrebbe che lo diventassero, più non lo diventano.
Se si potesse spostare a ritroso le lancette del tempo ricostruirei quel vaso rotto da cui i cocci dipendevano l’evoluzione del mio destino.