Mike Bongiorno – Guerra & Pace
Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
Io non mi considero un vero partigiano, io ero una staffetta.
Il più grande passo dell’umanità è quello di fare un passo indietro davanti alla guerra.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Sono felice perché faccio questo, però la sera quando vado a dormire, – mi spiace – io dormo triste, perché dico: ma come è possibile che avevo un rapporto diretto con Silvio Berlusconi che mi chiamava tutte le settimane per sapere come stavo? E adesso è sparito completamente. Ma perché? Chissà se in questo momento mi segue in televisione. […] Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata perché ti assicuro è un dolore, un dispiacere. Non è questione di quattrini, ma chi se ne frega, io ho altri lavori. Il dispiacere è che si siano scordati di tutto quello che ho fatto in tutti questi anni.
Non potremo mai avere la pace nel mondo e tanto meno nelle nostre case, finché non la troveremo nelle nostre menti.
Facciamo guerre per arrivare alla pace e non ci rendiamo conto che la guerra non è altro che un periodo di tregua, tra una pace e l’altra.
Il più grande passo dell’umanità è quello di fare un passo indietro davanti alla guerra.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Sono felice perché faccio questo, però la sera quando vado a dormire, – mi spiace – io dormo triste, perché dico: ma come è possibile che avevo un rapporto diretto con Silvio Berlusconi che mi chiamava tutte le settimane per sapere come stavo? E adesso è sparito completamente. Ma perché? Chissà se in questo momento mi segue in televisione. […] Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata perché ti assicuro è un dolore, un dispiacere. Non è questione di quattrini, ma chi se ne frega, io ho altri lavori. Il dispiacere è che si siano scordati di tutto quello che ho fatto in tutti questi anni.
Non potremo mai avere la pace nel mondo e tanto meno nelle nostre case, finché non la troveremo nelle nostre menti.
Facciamo guerre per arrivare alla pace e non ci rendiamo conto che la guerra non è altro che un periodo di tregua, tra una pace e l’altra.
Il più grande passo dell’umanità è quello di fare un passo indietro davanti alla guerra.
a volte per vincere una battaglia non basta ne il coraggio ne la volontà.
È chiaro quindi che la pace universale è la migliore tra le cose che concorrono alla nostra felicità.
Sono felice perché faccio questo, però la sera quando vado a dormire, – mi spiace – io dormo triste, perché dico: ma come è possibile che avevo un rapporto diretto con Silvio Berlusconi che mi chiamava tutte le settimane per sapere come stavo? E adesso è sparito completamente. Ma perché? Chissà se in questo momento mi segue in televisione. […] Io mi auguro un giorno di ricevere questa telefonata perché ti assicuro è un dolore, un dispiacere. Non è questione di quattrini, ma chi se ne frega, io ho altri lavori. Il dispiacere è che si siano scordati di tutto quello che ho fatto in tutti questi anni.
Non potremo mai avere la pace nel mondo e tanto meno nelle nostre case, finché non la troveremo nelle nostre menti.
Facciamo guerre per arrivare alla pace e non ci rendiamo conto che la guerra non è altro che un periodo di tregua, tra una pace e l’altra.