Milan Kundera – Frasi su animali
Il vero esame morale dell’umanità è il suo rapporto con coloro che sono alla mercè degli animali.
Il vero esame morale dell’umanità è il suo rapporto con coloro che sono alla mercè degli animali.
Esseri affascinanti le lucciole, tanto insignificanti di giorno, quanto incantevoli di notte.
Chi vive un amico a quattro zampe conosce la gioia che sa donare. Col passare del tempo, forse esagerando, il quadrupede viene umanizzato, diventa uno di famiglia. Bene, al momento che il nostro amico ci dovesse lasciare noi dovremmo chiamare il servizio “Raccolta e Trasporto Rifiuti d’Origine Animale” (decreto ministeriale del 23.03.94) perché il Decreto Legislativo del 14.12.94 nr 508/92 considera il nostro fedele compagno dopo il decesso “Materia ad Alto Rischio per l’Ambiente”. Materia di rifiuto è la sensibilità di questi ometti che scrivono leggi e decreti. Confido nell’intelligenza (ancor più occorre sensibilità) dei burocrati, se gli spazzini sono diventati “operatori ecologici” i nostri familiari scodinzolanti potrebbero non esser più rifiuti.
I Nostri amici a quattro zampe non sono regali ma esseri viventi, chiunque pensi di regalarne uno sbaglia follemente. Nessuna creatura vivente può essere venduta a parte l’uomo quando lui stesso è a vendersi!
Se l’amore è vita, perché si uccide ciò che prova amore o ciò che può essere amato?
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell’uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L’uomo ci arriva solo dopo la morte.
Qual è quel cane ch’abbaiando agugna, e si racqueta poi che ‘l pasto morde, chè solo a divorarlo intende e pugna, cotai si fecer quelle facce lorde dello demonio Cerbero, che ‘ntrona l’anime sì, ch’esser vorrebber sorde.