Milly Galati – Comportamento
Se dicessimo sempre tutto quello che pensiamo, rimaremmo soli.
Se dicessimo sempre tutto quello che pensiamo, rimaremmo soli.
In principio, siamo tutti inesperti. Per diventare dei campioni bisogna allenarsi.
Ti chiedono “come va”? “Come stai”? E tu rispondi: “bene”! E guardando il loro volto…
Tutte le volte che il nervosismo ti assale… pensa ad un sorriso a te caro e fattelo passare.
Chi cambia per piacere agli altri non ha stima di se stesso.
I vizi capitali, nella teologia cattolica sono sette: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Io, ne aggiungerei un ottavo: la mancanza di “Umiltà”, perché rende l’individuo borioso, tronfio del proprio “tutto”, disconoscendo che la vera grandezza è “denotare” di essere “piccoli”.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.
In principio, siamo tutti inesperti. Per diventare dei campioni bisogna allenarsi.
Ti chiedono “come va”? “Come stai”? E tu rispondi: “bene”! E guardando il loro volto…
Tutte le volte che il nervosismo ti assale… pensa ad un sorriso a te caro e fattelo passare.
Chi cambia per piacere agli altri non ha stima di se stesso.
I vizi capitali, nella teologia cattolica sono sette: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Io, ne aggiungerei un ottavo: la mancanza di “Umiltà”, perché rende l’individuo borioso, tronfio del proprio “tutto”, disconoscendo che la vera grandezza è “denotare” di essere “piccoli”.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.
In principio, siamo tutti inesperti. Per diventare dei campioni bisogna allenarsi.
Ti chiedono “come va”? “Come stai”? E tu rispondi: “bene”! E guardando il loro volto…
Tutte le volte che il nervosismo ti assale… pensa ad un sorriso a te caro e fattelo passare.
Chi cambia per piacere agli altri non ha stima di se stesso.
I vizi capitali, nella teologia cattolica sono sette: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, ira e accidia. Io, ne aggiungerei un ottavo: la mancanza di “Umiltà”, perché rende l’individuo borioso, tronfio del proprio “tutto”, disconoscendo che la vera grandezza è “denotare” di essere “piccoli”.
Il bene e il vero è uguale per tutti gli uomini; ma il piacevole varia da uomo a uomo.