Milly Galati – Ricordi
Non ci si può scordare mai di qualcuno a cui si è tenuto, resterà sempre qualcosa, oltre i ricordi.
Non ci si può scordare mai di qualcuno a cui si è tenuto, resterà sempre qualcosa, oltre i ricordi.
Quanto sono subdoli, riescono perfettamente a mimetizzarsi nella quotidianità di un oggetto dimenticato nel cassetto, nella banalità delle parole di una canzone che distrattamente passa in radio, nella stanchezza di un tramonto. Restano nascosti nell’oscurità dei vicoli ciechi dell’animo per giorni, mesi, anche delle vite intere per poi palesarsi in tutta la loro sadica maestosità, liquefacendosi e solcando il tuo viso come un aratro arrugginito su terra friabile. Tu sei lì, inerme, a farti travolgere, barchetta di carta nel ruscello, ad osservare stupefatto la tua vita in fiamme e un secchio di lacrime in mano per spegnerle, incapace di ricordare che devi dimenticare. E li chiamano semplicemente ricordi.
Le emozioni restano lì dove le hai lasciate, nei ricordi.
La gente ha dei forti limiti cognitivi e profondi vuoti interiori.
Ricorderai questi occhi ovunque tu sarai, occhi sinceri… e guardandoti allo specchio starai male perché saprai che quei due bellissimi occhi ora stanno piangendo a causa tua…
A volte si sceglie di tornare indietro perché ci si sente più al sicuro.
È chiusa in fondo al tuo cuore l’ultima riga di quella canzone, quella foto strappata a metà, quel biglietto tanto aspettato… è chiuso, lì tace tra battiti forti e sospiri bagnati e ti senti morire al pensiero che solo un abbraccio potrebbe farti sentire di nuovo vivo.