Milly Galati – Stati d’Animo
La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire sei vicino al cielo.
La pazzia è come il paradiso. Quando arrivi al punto in cui non te ne frega più niente di quello che gli altri possono dire sei vicino al cielo.
Ho l’autunno in testa. Il cuore secco, i seni senza gemme. Dritta, a dar le spalle al mondo, ché davanti agli occhi voglio solo il cemento del muro che fa da ostacolo a tutti. E me ne sto con i colori caldi che sanno di terra e di radici troppo spesse per andar bene alle nuvole che stanno così in alto a librarsi tra l’ineffabile ed il futile e con i pezzi di cielo incastrati a dare il senso della sospensione. E me ne sto faccia al muro, in castigo per le colpe che mi fanno da drappo logoro, ma appiccicato come seconda pelle, come cucito con un’imbastitura rozza e di pessima sartoria.
Adoro il letto. Vivendo ho imparato che è il posto più sicuro dopo il grembo materno.
Certi abbracci sono la sola cosa di cui hai bisogno. Un abbraccio di chi ti vuole bene con il cuore.
Gli occhi sono lo specchio dell’anima, non sanno mentire, se sono freddi e sfuggenti è perché il cuore ha paura d’amare.
Niente quanto l’attesa è in grado di rallentare il tempo.
Se mi si potesse descrivere con una parola, quella parola sarebbe troppo. Vivo troppo, amo troppo, sento troppo.