Milly Galati – Stati d’Animo
A volte si muore dentro perché non si trova la soluzione.
A volte si muore dentro perché non si trova la soluzione.
È arrivata la notte. Lei complice perfetta per i nostri sogni, lei dolce compagna per le nostre fantasie, lei che ci fa pensare a tante cose, lei che ci fa sorridere o anche scendere qualche lacrima, lei che ci fa sentire vicino chi è lontano o ci fa abbracciare chi abbiamo affianco.
Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, ho raccolto il frutto della felicità.
Esiste un certo tipo di silenzio in cui le parole non sono necessarie, e che non segnala la fine, bensì l’inizio della comprensione.
Volevo scrivergli. Ho avuto paura. Sai come accade, quando temi di non essere il suo primo pensiero ti fermi, perché pensi che il suo buongiorno non è più tuo.
C’era una grossa differenza dall’essere soli e il sentirsi soli. Quando dicevi di sentirti solo eri solo un po malinconico e ti faceva sentire un pochino ricco la cosa, molto tranquillo, molto dolce, rilassato. Quando invece dicevi di essere solo, così era, e nient’altro passava. Eppure tu continuavi a staccarti dal mondo, continuavi a togliere il tuo volto dalle poche finestre dalle quali sarebbe stato possibile intravederti. Sembrava stessi scappando, verso che cosa?
In una giornata di pioggia l’uomo felice penserà che la pioggia è bella perché dopo verrà l’arcobaleno, l’uomo soddisfatto penserà che la terra aveva sete ed era ora che piovesse mentre l’uomo triste penserà che qualcuno lassù sta piangendo per lui. Chi è in pace con se stesso, invece, non penserà a nulla.