Mino Pica – Stati d’Animo
Non abbiamo ancora conosciuto la bellezza di un respiro, che lo confondiamo con il nostro affanno continuo.
Non abbiamo ancora conosciuto la bellezza di un respiro, che lo confondiamo con il nostro affanno continuo.
Capisco perfettamente che gli altri non mi capiscono. Quello che mi risulta difficile è capirmi.
Nettunoaizza le tue onde,distruggi ultime remore di sabbielà dove è inutile riempiredi sé arenili solitaria far dondolare spume… illuseché non ammorbidiscono maitaglienti e scivolosi scoglidi questa vita.
Quel limite oltre il quale cerchi a tutti i costi di stare a galla senza avere la forza di nuotare ma evitando di affogare.
Che ti importa se hai distrutto il mio cuore, in fondo era il mio non il tuo.
Ti riscuotono, ti turbano, ti feriscono, ti cambiano e uccidono. Vanno via, si alternano, tornano, lacerano la tua anima con il loro improvviso arrivo. Sono emozioni.
Come può una persona anche solo pensare di fare del male a qualcun altro? Ad un bambino, ad una persona innocente uomo o donna che sia, come si può essere così crudeli? Ogni persona ha un passato, dei sentimenti, una casa, degli amici, un animale domestico, una famiglia, un futuro. Dei sogni, delle aspettative. Come si può decidere di annullare tutto questo, chi sei tu per fare questo? Io non riesco a sopportare nemmeno che una persona soffra un decimo di quello che soffro io, vorrei poter donare sorrisi a chiunque, averne la possibilità sarebbe un dono straordinario. Come si può fare del male a qualcuno, come si può cancellare una persona. Il suo ultimo respiro, il suo ultimo pensiero. Come si può essere responsabili della fine?