Mirko Badiale – Libri
Sono i soldi a fare i libri, non gli autori.
Sono i soldi a fare i libri, non gli autori.
Chi fossero i miei compagni di quelle giornate, non ricordo. Vivevano in una casa del paese, mi pare, di fronte a noi, dei ragazzi scamiciati – due – forse fratelli. Uno si chiamava Pale, da Pasquale, e può darsi che attribuisca il suo nome all’altro. Ma erano tanti i ragazzi che conoscevo di qua e di là.Questo Pale – lungo lungo, con una bocca da cavallo – quando suo padre gliene dava un fracco scappava da casa a mancava per due o tre giorni; sicché, quando ricompariva, il padre era già all’agguato con la cinghia e tornava a spellarlo, e lui scappava un’altra volta e sua madre lo chiamava a gran voce, maledicendolo, da quella finestra scrostata che guardava sui prati, sui boschi del fiume, verso lo sbocco della valle.
Alcuni libri sono immeritatamente dimenticati; nessuno è ricordato immeritatamente.
Tutto è poesia, a volte perfino la poesia.
Dalla paura al dolore e dal dolore alla libertà.
Tutti hanno bisogno del loro passato, pensò Bosch. A volte il passato esercita un’attrazione superiore a quella del futuro.
I libri possono servire per sedercisi sopra. Sarà che non leggo un libro, che non vado al cinema, non ho la televisione. La mia ignoranza è la mia cultura.