Mirko Badiale – Vita
Il limite del sapere è in tutto ciò che dobbiamo ancora conoscere.
Il limite del sapere è in tutto ciò che dobbiamo ancora conoscere.
Ma sono di questo genere, proprio, per me, quelle Furie che agitano quelli che declamano, quando proclamano: “Queste mie ferite le ho subite per la libertà della repubblica, questo mio occhio l’ho perduto per voi. Datemi una guida, che mi guidi dai miei figli, che ci ho i tendini tagliati, che non mi tengono su il corpo”. Che sono cose che si potrebbero sopportare, se ci potessero aprire una via, per quelli che si avviano verso l’eloquenza. Ma con dei contenuti tanto sballati, con delle frasi che fanno tanto chiasso per così niente, ci guadagnano soltanto questo, quelli, che ci arrivano nei tribunali, che si trovano come sbarcati sopra un altro pianeta.
Siamo tutti consapevoli di cosa è la vita, dei dolori che dovremmo passare, come tappe obbligate per tutti. Eppure, quando si presentano, ci colgono sempre impreparati, come se non fossimo mai davvero pronti per certe perdite.
Dove sono finiti coloro che si sposavano e restavano sposati, e tiravano su una famiglia per venti, trenta, quaranta, cinquant’anni? Perché le cose vanno diversamente. Forse perché siamo tutti allevati in giardini recintati. Siamo stati protetti contro la vita. Non ci è stato permesso di vedere che cos’è la vita… come se la vita fosse una terribile bruttura… e per questo siamo stati allevati dietro muri artificiali, in giardini pieni di fiori e di meraviglie. Solo quando arriviamo all’adolescenza, ci arrampichiamo su quel muro e scopriamo di non avere gli strumenti per sopravvivere alla realtà.
Ciò che ci regala ogni singolo giorno tenetelo ben saldo dentro di ognuno di voi, vi aiuteranno a proseguire in questa vita troppo breve per viverla ancora.
Il mondo è troppo distratto, ha dimenticato troppo.
Se alcune persone non riescono a dare un senso alla loro vita, non riesco a immaginare che senso daranno alla loro morte.