Mirko Badiale – Vita
Preferisco l’abbraccio di Giuda alla stretta di mano del prete.
Preferisco l’abbraccio di Giuda alla stretta di mano del prete.
Molti mi chiamano folle, ma cos’è la follia se non vivere.
Col passare del tempo, le poche cose importanti diventano pochissime.
Com’eravamo noi, tutti, in quella fila, dietro o davanti alla cassa. Uguali solo a noi stessi, con la speranza di affidare a un’altra storia la nostra. Per perderla, per ritrovarla. Per rimediare, in qualche modo, all’esistenza.
Tante anime non si rassegnano, perché pagano punizioni più grandi dell’eventuale torto commesso.
La fiducia è una cosa seria, ne si vende ne si regala, va conquistata! Non mi si conquista con lusinghe ne con parole sdolcinate, non sono tanto dolce e nemmeno disponibile, anzi sono scostante con chi non conosco. Mi si conquista con i fatti, con il comportamento, che certamente non deve essere scontato. Amo i diversi, quelli fottuti, quelli con la pelle bruciata dalle cicatrici, quelli che hanno l’anima dannata come me! Quelli che ti mandano a fanculo senza pensarci due volte, quelli che non hanno peli sulla lingua, se qualcosa non gli torna. Mi piace quelli che vivono d’istinto, perché sono dannatamente veri, non usano maschere ne fanno il doppio gioco. Ecco come mi si conquista con la verità negli occhi e in punta di labbra!
Non è la vita Che fa schifo, ma il modo delle persone di affrontarla.