Mirko Badiale – Vita
A dieci anni il mondo è come lo immagini, a quaranta come lo vedi e a settanta come lo ricordi.
A dieci anni il mondo è come lo immagini, a quaranta come lo vedi e a settanta come lo ricordi.
Capita di crescere in un paesino ottuso, cattivo, capace di nascondere o inventare ogni sorta di nefandezze, dove l’ipocrisia regna sovrana, dove chi viene da fuori non è accettato anche solo per un cognome scomodo. Si dice che chi ricorda porta rancore! Forse si, forse a chi ti ha rovinato la vita porti rancore, o forse no, ma poco importa, solo a volte vorresti svegliarti e sorprenderti scoprendo che è stato solo un incubo e quel posto non esiste… non è mai esistito!
In futuro l’uomo, se continuerà a modificare l’ambiente che lo circonda, sostituirà le sue capacità di adattamento. Per questo limitando la sua evoluzione fisica, potrà concentrare esclusivamente all’evoluzione cerebrale.
Chissà perché quando si tratta della vita degli altri diventano tutti filosofi.
Le persone comuni aspettano che la vita mostri loro i suoi segreti, ma ai pochi, agli eletti, i misteri vengono annunciati prima che il velo sia tolto. Talvolta è effetto dell’arte, e soprattutto della letteratura, che è la più vicina alle passioni e all’intelletto. Ma di quando in quando una personalità complessa prende il posto dell’arte e ne assume i compiti.
La vita permette di scegliere, di scegliere chi merita di restarti vicino e camminare al tuo fianco e qualsiasi ruolo decida di farlo o tu decida di dargli deve meritarselo. Le persone che ti fanno sentire “niente” la maggior parte delle volte sono il “niente”. La mia sicurezza, quella sicurezza di me di cui nel tempo ho preso consapevolezza mi permette di valutare tutto questo. Nessuno è migliore di un altro o peggiore… Siamo solo diversi. Sono fiera di scegliere con chi proseguire e altrettanto fiera di me, quando con un sorriso lascio qualcuno dietro me dicendo “Saresti solo tempo perso”.
La vita è quella che si racconta, non quella che si ha.