Mirko Blesio – Tristezza
Quando le lacrime non riescono ad uscire è perché stanno sgorgando nell’anima.
Quando le lacrime non riescono ad uscire è perché stanno sgorgando nell’anima.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.
Lasciami affogare con la mia malinconia, riflettere con la mia solitudine, e morire in silenzio.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Il guaio non è il dolore. Il dolore ti fa soffrire, ma non ti distrugge. Il guaio è la solitudine generata dal dolore. È quella che ti uccide a poco a poco, che ti isola dagli altri e dal mpndo. E che risveglia tutto ciò che è peggio di te.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
È bruttissimo star male e non avere accanto la persona che vorresti. Forse questo è il pensiero peggiore di certi momenti. Magari basterebbe una carezza sulla testa come si farebbe con un cane, sì, a me basterebbe anche quella. Davvero.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.
Lasciami affogare con la mia malinconia, riflettere con la mia solitudine, e morire in silenzio.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Il guaio non è il dolore. Il dolore ti fa soffrire, ma non ti distrugge. Il guaio è la solitudine generata dal dolore. È quella che ti uccide a poco a poco, che ti isola dagli altri e dal mpndo. E che risveglia tutto ciò che è peggio di te.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
È bruttissimo star male e non avere accanto la persona che vorresti. Forse questo è il pensiero peggiore di certi momenti. Magari basterebbe una carezza sulla testa come si farebbe con un cane, sì, a me basterebbe anche quella. Davvero.
Lacrime: piccole stille di rugiada in un mare di dolore.
Lasciami affogare con la mia malinconia, riflettere con la mia solitudine, e morire in silenzio.
Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di… manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un ipod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una giornata al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un’altra dimensione. Entri nell’emozione del colore giusto.
Il guaio non è il dolore. Il dolore ti fa soffrire, ma non ti distrugge. Il guaio è la solitudine generata dal dolore. È quella che ti uccide a poco a poco, che ti isola dagli altri e dal mpndo. E che risveglia tutto ciò che è peggio di te.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
È bruttissimo star male e non avere accanto la persona che vorresti. Forse questo è il pensiero peggiore di certi momenti. Magari basterebbe una carezza sulla testa come si farebbe con un cane, sì, a me basterebbe anche quella. Davvero.