Monia Ghesini – Verità e Menzogna
Più si è sinceri, più la gente cammina a qualche passo da te Perché? Perché esige la sincerità… ma ne ha una paura fottuta.
Più si è sinceri, più la gente cammina a qualche passo da te Perché? Perché esige la sincerità… ma ne ha una paura fottuta.
La menzogna e la verità possono entrambe ferire, ma la bugia è una distorta verità che placa solo l’istante, ed è destinata a esaurirsi. La verità è esplosiva, ma dura per sempre.
Vorrei dichiararmi, vorrei parlare del mio sentimento… vorrei mettermi in pericolo.
Cerchiamo la verità in un mondo dove ormai regna solo ipocrisia. Si spera nel meglio preparandosi al peggio. La verità è che ormai regna l’egoismo. Ci circondano solo maschere.
Quando l’intera realtà si trasforma in un labirinto, di volti, di azioni, di nomi, di apparenze, pareti fatte di verità e di non verità, bisogna scegliere attentamente la direzione. Quella sbagliata potrebbe portare alla morte, o ad altro, anche peggiore. Non è colpa di nessuno se esiste, e non esiste per fare del male. È soltanto matematica, ingegno, pretende onestà. Non si capovolge per andare incontro all’inettitudine, all’errore e alla vigliaccheria. Se non si è capaci, si resta fuori. Si comincia sempre a proprio rischio, l’inizio è esplicito, ma poi cominciano le pagine bianche, senza appigli, non ci sono più cartelli. Quelle pagine vuote non si riempiono a proprio piacimento, perché non sono proprio bianche. Non c’è niente, eppure c’è tutto. La superbia di poterle riscrivere a proprio vantaggio, per salvarsi, sarebbe punita severamente. L’incognita appartiene all’unica legge, che controlla tutte le altre, davanti alla quale persino Dio è costretto a fermarsi: non può cambiare infatti quello che non può neanche raggiungere. Una legge non si conquista, non ci si pianta sopra una bandiera e dire per esempio: “questa è la legge di gravità e adesso è di mia proprietà e dei mie figli, ci farò quello che voglio”. Un labirinto è il perfetto e severo modo per fare una distinzione tra chi è valido, preparato, onesto, e chi pretende con la forza di esserlo imponendo alla legge, con la propria autorità, una verità di parte e limitata. Questa oggettività irremovibile è quello che servo, che amo, non mi piego all’impostura di Dio, che si crede superiore ad ogni legge e in diritto di poter uccidere chi vuole per avere, perché, per dirla in termini ippici, punterei sul cavallo sbagliato, soprattutto su quello dopato.
Mi capita spesso di sentir dire che fare del bene non serve a niente; Io non lo credo. Fare del bene serve a te stesso e anche a chi, il Bene, lo merita davvero.
Un bugiardo è sempre prodigo di giuramenti.