Monica Arcifa – Paura & Coraggio
La paura per me è il braccio d’ansia di un pendolo che, sul fulcro, oscilla disordinato tra l’incertezza e l’esitazione.
La paura per me è il braccio d’ansia di un pendolo che, sul fulcro, oscilla disordinato tra l’incertezza e l’esitazione.
Non temo chi mi affronta, ma chi ha il sorriso falso.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed Egli solo a terra. Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l’ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: “è un fantasma”, e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: “Coraggio, sono io, non temete!”. Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò.
Ce la metto la faccia se mi trovo davanti ad un’ingiustizia. Sono pronta a mordere se c’è chi reputa il cuore carne e basta. Nascondersi tra le ombre che senso può avere. Va tirato fuori dalle tasche il coraggio di brillare. Di tendersi la mano e fare invidia alle stelle. Di dedicarsi totalmente anche quando tutto sta crollando.
L’immediato fa più paura del lontano.
Scrivere è un atto di coraggio, leggere è un atto d’amore e divulgare è un atto di fede.
I fantasmi vanno affrontati altrimenti rimarranno sempre fantasmi.