Monica Cannatella – Abitudine
A perdere io ci sono abituata, è cosi da sempre, perdo la pazienza, chi amo, gli amici, il conto dei giorni, il guaio è quando perdo me stessa, non è mai stato facile riuscire a ritrovarmi.
A perdere io ci sono abituata, è cosi da sempre, perdo la pazienza, chi amo, gli amici, il conto dei giorni, il guaio è quando perdo me stessa, non è mai stato facile riuscire a ritrovarmi.
Le cose più dolci, divenute ordinarie, perdono il loro grato piacere.
E vivo cosi! Tra un rimpianto eterno e un continuo maledirmi per quello che avrei potuto avere ma non ho.
Potrei leggere la pagina dello sport anche se i miei capelli andassero a fuoco.
Sono allergica per natura alla stupidità di chi ritiene il proprio pensiero l’unico possibile.
Sono di carta. Qualcuno mi ha presa a calci e gettata in un angolo, ma troverò chi mi raccoglierà. Sono di carta e sta piovendo, mi consumerò se nessuno prenderà quel che resta di me. Sono di carta, e mi hanno usata! Poi, come tutte le cose che si “usano”, hanno deciso che non servivo più, e mi hanno gettata via. Ma sono di carta e non provo dolore. Sono di carta, e aspetto che arrivi un vento buono che mi faccia cominciare a volare.
Delle cose che amopoche sono quelle che passanomolte sono quelle che restano.