Monica Cannatella – Bacio
Dietro quel bacio c’era il dolore per il tempo che li aveva visti lontani, la rabbia per non aver confessato prima ciò che l’uno provava per l’altro, dietro quel bacio c’era tutta la felicità dell’essersi ritrovati.
Dietro quel bacio c’era il dolore per il tempo che li aveva visti lontani, la rabbia per non aver confessato prima ciò che l’uno provava per l’altro, dietro quel bacio c’era tutta la felicità dell’essersi ritrovati.
Lo sguardo che repentino si adagia sulle labbra, preludio del primo bacio o dell’ennesimo rimpianto. È in quel preciso frammento di tempo, al confine tra l’osare e il desistere, che la mente dovrebbe avere il buon senso di tacere per dar voce alla pelle.
Ti aspetterò e, se vorrai farlo anche tu, non importa il tempo che ci sarà da aspettare. Ti aspetterò, perché mi hai tolto tutto. Il sonno, la fame, la sete, il mio quieto vivere. Ti aspetterò, e se vorrai farlo anche tu, non importa il tempo che ci sarà da aspettare. Un giorno, un mese, un anno, per sempre, per l’eternità. E se l’unico modo per stare insieme è la morte, aspetterò ogni giorno di morire.
Voglio un bacio, ma che sia speciale. Un bacio carico di desiderio che mi faccia…
E alla fine dimentichi anche lo scopo per cui sei venuta al mondo, “vivere”
Vieni, posa la testa sul mio petto e io t’acqueterò con baci e baci.
Un bacio: piccolo gesto d’infinito amore.