Monica Cannatella – Sorriso
Anche oggi sfoggerò il più falso dei miei sorrisi e farò finta che non sia successo nulla, che tutto vada bene, che tutto scorra normalmente.
Anche oggi sfoggerò il più falso dei miei sorrisi e farò finta che non sia successo nulla, che tutto vada bene, che tutto scorra normalmente.
Questo mondo è ingiusto! Chi ha tutto e chi non ha nulla. Vorrei tanto nn esistesse la povertà, è una condizione di vita che molti nn meritano.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente… io non lo voglio il niente, io voglio il “tutto” o perlomeno quello che merito, quello che desidero, quello per cui lotto tutti i santi giorni, sono nata senza chiederlo, posso almeno vivere come voglio? Io non ci trovo nulla di sbagliato a non accontentarsi, viviamo in un epoca dove le principesse sposano gli operai e baciano i rospi, dove i cani si innamorano dei gatti e i topi col gatto ci vanno a nozze, e dovrei accontentarmi io? Non se ne parla!
Il sorriso è l’unica espressione facciale che impegna più di venti tratti somatici. Per alcuni può diventare una ginnastica riparatoria contro le rughe, per altri è l’espressione di uno stato d’animo che può nascondere anche nervosismo, per altri ancora è una farsa dietro cui si celano mille verità. Per me il sorriso è la più alta esplicitazione di me stessa. Allegria!.
E ridere per la prima volta nell’accorgerti che quando stai bene smetti di farti domande, smetti di chiedere e di volere a tutti i costi risposte.
Colma di vita è solo la curva del sorriso.
Non è che me le vado a cercare, sono loro che mi trovano. In qualunque posto io decida di rintanarmi mi trovano, sempre.