Monica Cannatella – Stati d’Animo
Aspettare è un verbo che appartiene all’infinito, quindi non potrò mai smettere di farlo.
Aspettare è un verbo che appartiene all’infinito, quindi non potrò mai smettere di farlo.
Tutto quello che ho sempre desiderato e che voglio è li fuori, io lo so, è da qualche parte che aspetta solo che io lo trovi.
Ci sono persone così piccole che quando cadono nessuno le sente.
La pietà non è naturale all’uomo: i bambini e i selvaggi sono sempre crudeli. La pietà viene acquisita e migliorata tramite l’esercizio della ragione. Possiamo provare disagio vedendo una creatura che soffre, senza provare pietà: ma non abbiamo pietà a meno che desideriamo soccorrerla.
Stanotte non ho chiuso occhio, sono stata nel letto in silenzio e ad ascoltare il rumore dei miei pensieri.
Se chiudo gli rivedo i tuoi, oramai chiusi e spenti ma ancor pieni di gioia dimostrata e non corrisposta con il male che ti è stato fatto.
E poi ti senti terribilmente solo, col la tua paura più grande, implodendo a te stesso, facendo dell’egoismo la cura ai mali che gli altri, inevitabilmente, ti hanno provocato dentro. Implori il cielo in giorni migliori e soprattutto in persone migliori… anche se le peggiori continui ad amarle, e ti odi per questo. Ti ripeti che non puoi farne a meno, prometti di impegnarti per sopprimere il ricordo, e allora scatta la cancellazione. Inizi a chiamare le persone per cognome, dimentichi i compleanni, ricevi circa cento messaggi a settimana di gente sconosciuta. Sarà lì che dirai: è arrivato il momento di mettere ordine nella mia vita.