Monica Cannatella – Stati d’Animo
Tu non vuoi capire, ed io ho smesso di comprendere tanto tempo fa.
Tu non vuoi capire, ed io ho smesso di comprendere tanto tempo fa.
Quando la porta della gioia si chiude, subito se ne apre un’altra; ma spesso restiamo incantati a guardare la porta chiusa, e non ci accorgiamo di quella aperta.
“Tu non sei sola, ci sono io con te!”, disse l’angelo porgendomi la mano. Mi asciugai gli occhi toccando lentamente la sua mano per poi afferrarla. La mano di una ragazza, forte e decisa, stava stretta in quella di un uomo, anzi un ragazzo sicuro di se e del suo amore. “Ti amo!”, sussurrò. Quelle parole risuonarono nella mia mente colpendo dritto al cuore.
I vorrei, i direi, i farei e i poi li lascio agli altri. Io sono per i voglio, i dico e i faccio adesso.
Le belle parole si attaccano al cuore, quelle che fanno male entrano nella mente e non si scordano mai.
Andare in giro con “cuore e mente aperte” equivale ad esporsi al sole cocente senza nessuna protezione, si rischia di bruciarsi.
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!
Quando la porta della gioia si chiude, subito se ne apre un’altra; ma spesso restiamo incantati a guardare la porta chiusa, e non ci accorgiamo di quella aperta.
“Tu non sei sola, ci sono io con te!”, disse l’angelo porgendomi la mano. Mi asciugai gli occhi toccando lentamente la sua mano per poi afferrarla. La mano di una ragazza, forte e decisa, stava stretta in quella di un uomo, anzi un ragazzo sicuro di se e del suo amore. “Ti amo!”, sussurrò. Quelle parole risuonarono nella mia mente colpendo dritto al cuore.
I vorrei, i direi, i farei e i poi li lascio agli altri. Io sono per i voglio, i dico e i faccio adesso.
Le belle parole si attaccano al cuore, quelle che fanno male entrano nella mente e non si scordano mai.
Andare in giro con “cuore e mente aperte” equivale ad esporsi al sole cocente senza nessuna protezione, si rischia di bruciarsi.
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!
Quando la porta della gioia si chiude, subito se ne apre un’altra; ma spesso restiamo incantati a guardare la porta chiusa, e non ci accorgiamo di quella aperta.
“Tu non sei sola, ci sono io con te!”, disse l’angelo porgendomi la mano. Mi asciugai gli occhi toccando lentamente la sua mano per poi afferrarla. La mano di una ragazza, forte e decisa, stava stretta in quella di un uomo, anzi un ragazzo sicuro di se e del suo amore. “Ti amo!”, sussurrò. Quelle parole risuonarono nella mia mente colpendo dritto al cuore.
I vorrei, i direi, i farei e i poi li lascio agli altri. Io sono per i voglio, i dico e i faccio adesso.
Le belle parole si attaccano al cuore, quelle che fanno male entrano nella mente e non si scordano mai.
Andare in giro con “cuore e mente aperte” equivale ad esporsi al sole cocente senza nessuna protezione, si rischia di bruciarsi.
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!