Monica Cannatella – Vita
La vita è piena di cose che vorresti e cose che nn vorresti. Ma chissà perché ti capitano propio quelle che vorresti assolutissimamente evitare.
La vita è piena di cose che vorresti e cose che nn vorresti. Ma chissà perché ti capitano propio quelle che vorresti assolutissimamente evitare.
Bob Dylan cantò: Padroni della guerra, aspetterò il giorno in cui voi moriate, verrò sulla vostra tomba e me ne andrò quando sarò sicuro che voi sarete morti.Io questa frase la traduco così: Indifferenti alle sofferenze altrui, voi sarete la mia forza per combattere il mio dolore fisico e smetterò quando sarò sicuro che, la vostra indifferenza non sarà più capace di trasformare la mia anima e il mio cuore in dolore.
Sempre più spesso, alla fine, ci riduciamo a navigare in questo mondo, cullati dall’ondeggiare dell’inerzia, alla costante ricerca di un motivo per perpetuare l’imbarazzo dello stare al mondo.
Nella vita non fermarti a guardare e confrontare gli altri, perché non è detto che chi sta correndo arrivi prima alla sua meta di chi ha preso la strada camminando…
A volte sentiamo il bisogno di sentirci “nuovi”, di tracciare percorsi diversi e, nello stesso istante, avvertiamo la paura di attraversare quell’oltre e di farci del male. Occorre capire che qualsiasi prova rappresenta un passo necessario. Perché la vita è un incessante ricerca di equilibri dove ognuno dei quali non è altro che l’insieme dei nostri disequilibri.
Tutte le persone hanno qualcosa da insegnare: alcune sono l’esempio pratico di come si deve essere; altre sono l’esempio vivente di come non si deve essere.
La tasca è stato uno dei primi istinti dell’umanità ed è stata usata per molti anni prima che la razza umana avesse dei pantaloni su sui cucirla; la faretra per le frecce è un esempio e la sacca del canguro è un altro.