Monica Moretti – Ricordi
Che strana la mia mente, a volte si rifugia dentro un guscio di ricordi, altre, fa salti in avanti perdendosi nello spazio infinito.
Che strana la mia mente, a volte si rifugia dentro un guscio di ricordi, altre, fa salti in avanti perdendosi nello spazio infinito.
Quello che più mi piace, mi sa, è che nel tempo tutto si risolve, si aggiusta, si cicatrizza, indipendentemente da quel che penso o faccio…
Tra i toni del rosso e del nero nascondo amore e odio. Raccontami a colori al mondo che chede perché. Dì loro le cose che ci tenevano uniti e che ci rendevano indistruttibili. Gli altri colori, quelli di mezzo, tienili per te. Per ricordare anche di notte quanto fosse bello quanto fosse importante restare uniti. Fare fronte comune. Ti chiederanno se ti ho amato, ricorda il rosso della nostra passione travolgente. Ti chiederanno se ti ho odiato, ricorda il nero dell’inferno profondo. Ti diranno che ti ho dimenticato. Ricorda che nulla può essere cancellato da un cuore.
Il retrogusto di un ricordo è sempre amaro.
Il pensare ai buoni momenti del passato non ci conforta perché siamo convinti che oggi li sapremmo affrontare con maggiore intelligenza e trarne migliore profitto.
Il cielo registra in un suo rotolo ogni storia personale e la sintetizza nel DNA.
Prese del tempo per sé, riempì il petto d’aria prima di immergersi nel lago gelido. Non appena aprì gli occhi vide granelli di sabbia turbinare in un vortice sul fondo e i raggi di luce filtrati dal manto celeste la portarono lontano. Solo allora si trovò a toccare le rocce melmose e tra esse vi scovò uno frammento di vetro che le aveva mostrato il pianto d’un bambino. Si abbandonò alla corrente e lasciò che i lunghi capelli rossi le adornassero il viso come sottili alghe scarlatte. Le parve tutto così reale che tese la mano per accarezzarne le guance; ma il volto del bambino scomparì lasciando posto al suo stesso viso.