Monica Moretti – Ricordi
Che strana la mia mente, a volte si rifugia dentro un guscio di ricordi, altre, fa salti in avanti perdendosi nello spazio infinito.
Che strana la mia mente, a volte si rifugia dentro un guscio di ricordi, altre, fa salti in avanti perdendosi nello spazio infinito.
Il passato ti saluta ma non va mai via, ritorna sempre quando credi di averlo dimenticato.
Quanti ricordi custodiscono i confini. Quanto di noi riponiamo in un confine.
– Lo sai perché non mi sono ancora uccisa? Dopo aver subito sulla mia pelle le mani che hanno scagliato mio figlio dalle mura di Troia, lo sai perché non mi uccido?[…]Perché la dolcezza dei miei ricordi è pur sempre maggiore dell’orrore di quel massacro. Ed essi mi sono talmente cari che solo per quelli ho la forza di vivere. La morte, anche di quelli mi priverebbe. Ettore mio, solo e unico amore, il mio bambino adorato, morirebbero del tutto e per sempre. La mia vita, benché miserabile, benché piena di vergogna, prolunga la loro. Senza di essa anche il loro ricordo sarebbe spento per sempre.
Il ricordo di quel che era, può far male, ma è la speranza di quel che sarà, che fa dimenticare, tornando a sognare.
Il passato muore, il presente vive, i ricordi restano, la vita continua.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.