Monique Noir – Felicità
Ho smesso di cercare la felicità quando capii che essa viveva nel mio cuore da sempre ed i miei occhi dovevano solo riconoscerla.
Ho smesso di cercare la felicità quando capii che essa viveva nel mio cuore da sempre ed i miei occhi dovevano solo riconoscerla.
La felicità a volte mette paura. La paura di poterla perdere.
Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità.
Il Romanticismo sopravvive oltre ai contenuti di una lettera d’amore.Non vi è alcuna necessità di leggerla: potrebbe essere vuota!Vuota di contenuti, vuota di parole che non vogliamo scrivere; vuota!Allora, non vi deve essere alcuna necessità di aprirla per la bramosia di leggerla, ma solo la gioia di averla ricevuta perché ciò che conta, ciò che vale, è “Chi” l’ha scritta, il contesto in cui è stata scritta e come ci è stata recapitata, ciò che conta è il brivido nel prenderla in mano…
La felicità ha un difetto non è durevole ma ha anche un pregio notevole, è fatta di attimi che non si ripetono ma ogni volta che li vivi sembra durino per l’eternità perché ti lasciano dentro quella sensazione di benessere che fa accettare con più disincanto le cose inutili, negative e futili!
Per alcuni la felicità è una sensazione così insolita che appena la provano, si allarmano e s’interrogano su questo nuovo stato; nulla di simile nel loro passato: è la prima volta che si avventurano fuori della sicurezza del peggio.
Ma quant’è dolce quella salita che ti porta alle porte di un cuore!