Moreno Golia – Figli e bambini
Ti accorgi del tempo che passa non dai primi capelli bianchi, ma guardando i figli che crescono.
Ti accorgi del tempo che passa non dai primi capelli bianchi, ma guardando i figli che crescono.
Papà ma perché muoiono sempre le persone migliori, se tu vai in giardino, quali fiori strappi, quelli belli o quelli brutti?
Nella mia vita mi sono mancate tante cose. La cosa che mi è mancata di più è stata la tenacia e la forza di desiderarti a tal punto da riuscire a realizzare il mio desiderio… diventare mamma per la seconda volta.
Abbiamo bisogni di sorrisi semplici e spontanei, come quelli dei bambini. Donano serenità, quella che ormai manca a buona parte della gente.
Sono contraria alla pena di morte, ma se dovessero far male ai miei figli o ai miei nipoti, non avrei tanti scrupoli, i bambini non si toccano.
La notte si nasconde nella paura, dentro quella speranza eretta in una preghiera sussurrata a Dio. E se ne va così questa vita mia, chissà se di me ti rimane una poesia scritta dal mio amore nel tuo cuore, figlio mio.
Al mio ricordo, al tuo ricordo, al mio pensiero, al nostro interminabile battito di ciglia. La mia paura, il mio progetto, il tuo domani, scolpiti per sempre nella catena della mente. Tutto in un sogno, nel buio della lunga notte. Ora solo speranze, ora ancora domande, ora e sempre sete di risposte. Ed io ancora lì, attaccata a quel battito di ciglia, che ti guardo crescere, abbracciata a te, avvolta nella nostra nuvola d’amore. Non temere nulla angelo mio, la vedi quella luce? È verso quel punto che dobbiamo volare.