Muriel Barbery – Libri
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando.È l’effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando.È l’effimera configurazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.
Le emozioni erano cavalli selvaggi: alla fine, non rimaneva altro da fare che liberarli.
“Amore ti penso tanto e penso che mi fai schifo. Sei da rifare. Ti regalo una palata di silicone, infilatela dove vuoi. “Come sei antica!” Perché? Vuoi mica dirmi che dal chirurgo estetico ci vai per piacere di più a te stessa? Ma sparisci. Tu per piacere di più a te stessa ti fai la carbonara o ti mangi coni grossi così che ti cola tutto il pistacchio giù per il gomito, “Il mito è Bambola Ramona. “Quella che ha due provoloni appesi alle clavicole? Se si china per allacciarsi le scarpe batte la fronte sul marciapiede tanto è sbilanciata in avanti. Ora ha fatto anche un calendario. “Si, extra-large. Non sta neanche appeso al muro. Lo devi usare come tappeto. “Che invidia. Io ormai sono così piatta che volendo mi potrei faxare.”
In molti romanzi, la trovata letteraria più geniale, è l’avvertimento che i personaggi sono puramente immaginari.
La luce era morbida, il calore era intriso di spossatezza come se il giorno stesso bramasse la notte.
Più amici, più avvenire, più nulla! Le mie forze sono infrante, come il fascio della nostra passata amicizia. Oh! La vecchiaia arriva, fredda, inesorabile; avvolge nel suo velo funebre tutto ciò che riluceva, tutto quello che odorava al tempo della giovinezza; poi si carica sulle spalle il dolce fardello e lo porta con tutto il resto, in quell’abisso senza fondo che è la morte.
Cristiano Zena aprì la bocca e si aggrappò al materasso come se sotto ai piedi gli si fosse spalancata una voragine.