Muriel Barbery – Stati d’Animo
Basta aver sperimentato una sola volta che possiamo essere ciechi in piena luce e, al contrario, vederci nell’oscurità per interrogarci sulla visione.
Basta aver sperimentato una sola volta che possiamo essere ciechi in piena luce e, al contrario, vederci nell’oscurità per interrogarci sulla visione.
Onestamente, non me ne frega niente della stima delle persone, non me ne frega niente dei “ma quanto è brava”, “ma quanto è bella”, “ma quanto è buona”. Non me ne frega niente di apparire simpatica per forza, quando vorrei mandare a fanculo. Mi piacerebbe per una sola volta nella mia vita, sentirmi dire: “mi piaci perché sei tu”.
Io ho bisogno di qualcuno che mi scaldi il cuore, coi suoi abbracci, coi suoi sorrisi, con la sua voglia di starmi vicino. Ho bisogno di qualcuno che mi trasmetta serenità, che sappia ridere guardando un film, che si emozioni davanti a un cucciolo appena nato, che si sappia mettere in gioco ogni volta che la vita presenta degli ostacoli e soprattutto che sia in grado di affrontare le difficoltà tenendo sempre la mia mano.
Ammiro le persone “comuni” ,sai, quelle che non hanno grandi cose materiali, che non frequentano posti lussuosi e non vestono abiti firmati. Ammiro queste persone perché quando mi guardano, non guardano cosa indosso, quanti gioielli ho e che lavoro faccio. Loro guardano il mio sguardo, il mio sorriso, assaporano la mia vivacità e godono della mia compagnia. Ammiro queste persone perché pur avendo meno di altre, portano dentro di se delle ricchezze enormi. Quelle ricchezze capaci di arricchire anche chi gode della loro compagnia, chi divide con esse il proprio tempo beneficiando di un arricchimento interiore che nessuna ricchezza materiale potrebbe comprare.
La fantasia è ali di farfalle, polvere di stelle, profumi inebrianti e ci accompagna per affrontare la vita così non ci sentiamo soli.
E se è vero che tutto ha una scadenza, ahimè è arrivato anche il “nostro” momento.
Quando il sole mi brilla negli occhi, tu riesci sempre a rubarmi la luce e non so come fai. Mi regali tristezza come fosse il migliore dei doni che potessi farmi, la tua rabbia è come cemento colato sulla tua anima, la tua innata solitudine come catrame che ti tarpa le ali, impedendoti di aprirle e compiere il tuo volo.