Stanislaw Jerzy Lec – Musica
Si può essere virtuosi di una falsa musica.
Si può essere virtuosi di una falsa musica.
Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. Musica è meglio.
Una canzone è davvero bella quando le sue note giungono dritte al cuore!
Rimettere la stessa canzone per 40, 50 volte di fila, come se riascoltandola 1000 volte potesse riportarmi quello che è stato. Ascoltare fino a che non diventa un’ossessione e non stancarsi ancora, imparare a memoria ogni parola, farsi portare su, dove solo la musica e l’amore sanno condurre.
Non dimenticartelo mai: suonare il jazz, è come raccontare una storia. Una volta svanita la musica e finito il pezzo, deve restare solo felicità… Altrimenti, non serve a niente. Veramente a niente!
Mai più come te, nessun’altra mai perché dopo te io si che m’innamorai sempre più di te quanto tu non sai, perché anche senza te c’è qui la tua assenza ormai che amo come te.
I cantautori abbinano la poesia alla musica.
Un giorno senza musica è come un giorno senza luce.
Catturati nel sonno della nostra età.
La musica non sceglie per razza o grado sociale, sta con chi non vuol sentire, ma è disposto ad ascoltare.
Non sono certo un esperto, ma trovo che il calcio, come ogni altra competizione atletica, sia una grande espressione di bellezza e vitalità. Poi ognuno la bellezza se la cerca un po’ dove vuole: chi nel calcio, chi in una statua, chi nella musica.
Ci sono canzoni che sembrano sappiano tutto di noi.
La forza è nelle parole mute…
La musica è un diversivo ai dolori.
Basta una serie di note. Il resto è improvvisazione.
La sinfonia è il mio elemento.
Preferisco utilizzare le apparecchiature elettroniche al posto dei musicisti. Fanno meno errori.