Claudia Marangoni – Musica
Capita a volte di sentire visceralmente l’esigenza di ascoltare la propria canzone preferita perché le parole che vengono cantate sono le stesse che si ha paura di pronunciare.
Capita a volte di sentire visceralmente l’esigenza di ascoltare la propria canzone preferita perché le parole che vengono cantate sono le stesse che si ha paura di pronunciare.
Lascio che sia la mia musica a parlare per me. Io resto in silenzio ed osservo, troppo spesso, purtroppo, con sdegno.
La musica da sapore alla vita, sboccia fiori anche sulla roccia, non ha confini, età e misura, è pura passione fatto di libertà, amore e amicizia.
La fine di un sorriso, che in me resta infinito chiamato mamma. Il dolore è percepire te che non puoi più opporti alla fine del tuo tempo, impassibile te ne stai chiusa nelle tue paure scandite solo dal lento tempo che avanza logorando il tuo essere, ma tanto a te che importa. Non c’è niente che puoi fare, sola, lo sguardo fisso all’ignoto; non c’è parola che susciti in te nessun sorriso, per compagnia solo quell’ultimo rantolo che ti porterà via la vita. E intanto suona dentro te la tua musica, mentre il film che appartiene al tuo vissuto attraversa i tuoi occhi, una lacrima senza criterio si lancia giù dai tuoi occhi, solcandoti il viso per quell’ultima volta, come a giustificarti con noi, quanti rammarichi, quanto avevi ancora voluto vedere, quante cose da fare, ma il dolore smisurato si è impadronito del tuo cuore, il tuo cervello, non da ormai più nessun cenno, non saprò mai se fino all’ultimo hai riconosciuto noi, i tuoi figli che circondavano il tuo fragile corpo, intanto scende la notte e, muto un grido si fa strada dentro me, un grido che non avrà mai un perché, che sa che domani sarà un triste silenzio senza di te mamma.
La musica è la voce dell’animo e del cuore insieme, che mette le ali anche alle rocce.
Saltellare fra le note, anche questa un’arte che crea un ponte fra la musica e l’espressività corporea. Il ritmo è quanto di più magico accade in un corpo dove l’anima, il cuore, il respiro, il movimento hanno una loro armonica espressione troppo spesso mortificata dall’abitudine e dalla convinzione che volerla adattare a ciò che è di uso e credenza comune sia cosa buona e giusta sottovalutando una importante forma di libertà che è la spontaneità quale naturale e autentica espressione dell’unicità di un uomo.
La musica è un sacrificio che si fa volentieri. Un amore che dura per sempre. La musica è quella cosa per cui noi musicisti restiamo svegli la notte, ci alziamo presto la mattina, maciniamo chilometri su chilometri, ignoriamo i giorni di vacanza e ci dimentichiamo di mangiare e di dormire. La musica è il nostro destino, solo che lo abbiamo scelto noi.
La musica fa parte di Dio, per questo quando ci sentiamo afflitti le melodie sono benefiche per il nostro umore.
Quando si ascolta la musica, ciò che si vede realmente diventa magicamente migliore.
I ricordi, la musica, restano nell’anima, nessun temporale cancellerà.
Io non so comporre ma la musica è nell’aria, suona nel silenzio, ne ascolto le parole; sono canzoni solitarie, di preghiere, lacrime e sorrisi che sono entrate nel cuore, escono dalle porte delle idee e camminano nel tempo per incontrarsi con la gente tra le strade della vita.
I musicisti hanno un grande dono “vivere per sempre”, poiché essi resteranno sulla terra con la loro musica che verrà ascoltata ogni giorno.
La musica e come il vento nell’aria: non la vedi ma la senti.
La voce inconfondibile, le espressioni del tuo viso, il modo in cui scrivevi di te e dell’amore, la tua delicatezza e sensibilità, la tua musica è qui con me e per sempre sarà vita. Se dovessi paragonare la tua voce a qualcosa la vedrei come una farfalla, che prima ed ora si posa sulle dite della mia mano e mi ricorda. Ama di me tutto quello che ti ho trasmesso in vita, io allora ascolto la tua musica e capisco che non esistono due mondi separati: la tua vita è rimasta qui.
Chi dal silenzio sa far nascere musica e non rumore, ha la capacità di dialogare con i cieli.
Conti ogni giorno le tue debolezze per trasformarle in quello che non sai.
È la forza della musica quella che mi sorprende,quella che dal mondo e dalla vita mi difendeprende tutto quello che ho, tutta l’animatutto il tempo che ho passato chiuso in camera.Continua a credere anche se intorno è cenere,continuo nella ricerca della mia Venere,prendere o lasciare tutto in questo postoguardo nello specchio un volto che non riconoscoed ho scoperto qualcosa che non sapevo,che non ha importanza qualunque sia l’arrivo,conta solamente che io mi sento vivoche restino a fianco le persone che ho vicino.