Luigi Giussani – Musica
Quando i nemici verranno per sterminare il nostro popolo noi risponderemo con la bellezza dei nostri canti.
Quando i nemici verranno per sterminare il nostro popolo noi risponderemo con la bellezza dei nostri canti.
Nella musica, nel panorama della natura, nel sogno notturno, è a qualcosa d’altro che l’uomo rende il suo omaggio, da cui aspetta: lo aspetta. Il suo entusiasmo è per qualcosa che la musica, o tutto ciò che è bello al mondo, ha destato dentro.
Il fare musica è la possibilità di un arricchimento per la propria vita, per la propria personalità. Come ogni cosa bella contiene un valore, anche la musica lo possiede e ogni volta che la esprimiamo riaccade un avvenimento. Il luogo della musica è dove passa qualcosa d’altro, un di più: la ricchezza umana.
Noi dobbiamo riconoscere due categorie di artisti, cioè quelli che producono e quelli che interpretano, e convenire che non passa fra essi che questa differenza materiale.
L’anima di un vero artista deve esaltarsi davanti a tutto ciò che è grande e bello, nell’ordine morale come nell’ordine fisico.
Val meglio di meritare il suffragio di un sol uomo di gusto, che di suscitare, con mezzi indegni dell’arte, gli applausi di una sala piena di spettatori volgari.
Quando avete studiato gli esercizi giornalieri e vi sentite stanchi, non continuate a suonare. Val meglio riposare, che lavorare senza piacere e senza freschezza di mente.
Ogni nota più lunga delle altre è al tempo stesso più forte; mentre la nota di minor durata richiede meno forza, appunto come le sillabe lunghe e le brevi dei versi ritmati. La nota più elevata in una melodia o una nota che forma dissonanza è altresì la più forte.
La musica è una rivelazione più profonda di ogni saggezza. Chi penetra il senso della Musica potrà liberarsi da tutte le miserie in cui si trascinano gli altri uomini.
Spesso la musica, la tua canzone preferita, è la tua migliore amica… ti fa piangere, ti fa sfogare per poi cullarti dolcemente fino a far uscire dalla tua mente, dai tuoi pensieri ogni scheggia che possa farti male!
La musica basata solamente sul calcolo e sulle direttive di un ferreo strutturalismo è una palese stupidaggine.
Un musicista porta la musica dentro di sè, non ha bisogno di uno strumento musicale perché egli stesso è musica.
Quello che è l’amore per l’anima è l’appetito per il corpo. Lo stomaco è il maestro che dirige la grande orchestra delle nostre passioni. Mangiare, amare, cantare, digerire sono i quattro atti di quell’opera comica che è la vita.
Quello che sono è scritto nelle mie canzoni…Quello che voglio: urlarlo al mondo!
Qualunque sia l’intensità del suono col quale voi eseguite un passo, forte o fortissimo, piano o pianissimo, tenete conto degli accenti metrici, ritmici, patetici e fateli risaltare. Non bisogna, sotto pretesto di colorire, livellare e distruggere queste bellezze dell’espressione.
La musica è la voce di tutta l’umanità, di qualsiasi tempo e luogo. Alla sua presenza noi siamo uno.
Attraverso la musica possiamo vagare nel tempo dove vogliamo e trovare amici in ogni secolo.