Nathaniel Hawthorne – Filosofia
Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Non c’è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Il meglio deve sempre cedere il passo è mettersi da parte, quando ad altissima velocità, avanza il meglio del meglio!
L’uomo si è evoluto apposta per cogliere le differenze.
La meditazione sul caso che ha fatto incontrare mio padre e mia madre è ancor più salutare di quella sulla morte. C’è forse una sola cosa in me che non abbia la sua origine in quell’incontro? Solo Dio. E anche la mia idea di Dio ha origine in quell’incontro.
– Mai dici? – ribattè lui, con un sorriso di oscura e fidente intelligenza. – Non sapere mai chi è! Credimi, Hester, sono poche le cose – sia nel mondo esterno sia a una certa profondità, nell’invisibile sfera del pensiero, – poche le cose nascoste a chi si dedica seriamente e senza riserve alla soluzione di un mistero. Tu potrai celare il tuo segreto alla moltitudine curiosa. Lo potrai occultare anche ai ministri e ai magistrati, proprio come oggi quando hanno cercato di estorcerti dal cuore quel nome per darti un compagno sul tuo piedistallo. Ma, quanto a me, approdo all’indagine con sensi diversi dai loro. Cercherò quest’uomo come ho cercato la verità nei libri, come ho cercato l’oro nell’alchimia. Un istinto me lo rivelerà. Lo vedrò tremare. Io stesso mi sentirò rabbrividire, all’improvviso e inaspettatamente. Presto o tardi quell’uomo sarà mio!
Soltanto quando si è soli, allora si scopre Dio!
Il giusto è privo in assoluto di turbamento, mentre l’ingiusto è ricolmo del turbamento più grande.