Nedo Fiano – Giornata della memoria
Per chi ci ha vissuto, Auschwitz non è un luogo, è una sensazione. Il freddo mi entrava dentro e mi rosicchiava. Ero solo con me stesso.
Per chi ci ha vissuto, Auschwitz non è un luogo, è una sensazione. Il freddo mi entrava dentro e mi rosicchiava. Ero solo con me stesso.
La Shoah è un fatto drammaticamente europeo. È vero che ha avuto cuore nella Germania nazista ma in tutti i paesi europei gruppi più o meno grandi hanno collaborato. Il 27 gennaio –, giorno in cui furono abbattuti i cancelli di Aushwitz, è divenuto “giorno della memoria” per una legge dello Stato. Ciò che è stato fatto contro gli ebrei riguarda tutti.
Su un acceso rosso tramonto,sotto gl’ippocastani fioriti,sul piazzale giallo di sabbia,ieri i giorni sono tutti uguali,belli come gli alberi fioriti.È il mondo che sorridee io vorrei volare. Ma dove?Un filo spinato impedisceche qui dentro sboccino fiori.Non posso volare.Non voglio morire.
Difficile da riconoscere, ma era qui. Qui bruciavano la gente. Molta gente è stata bruciata qui. Si, questo è il luogo. Nessuno ripartiva mai di qui. I camion a gas arrivavano là. C’erano due immensi forni e dopo, gettavano i corpi in quei forni, e le fiamme salivano fino al cielo. Fino al cielo? Si. Era terribile. Questo non si può raccontare. Nessuno può immaginare quello che è successo qui. Impossibile. E nessuno può capirlo. E anche io, oggi non posso credere di essere qui. No, questo non posso crederlo. Qui era sempre così tranquillo. Sempre. Quando bruciavano ogni giorno 2000 persone, ebrei, era altrettanto tranquillo. Nessuno gridava. Ognuno faceva il proprio lavoro. Era silenzioso. Calmo. Come ora.
Morte premeditata di milioni di vite innocenti,perché Ebrei.Ritenuti indesiderabili.Banditi.Umiliati.Indifesi.Massacrati.Trasportati nei lager.Svestiti.Numerati.Campi di concentramento.Rinchiusi.Definiti spazzatura.Uomini, donne e bambini divisi.Denudati.Rasati.Stipati come bestie.Baracche, con letti a castello, come gabbie.Stracci putridi, ricoperti di escrementi, le loro coperte.Obbligati a lavorare.Violenza sulle donne.Sfruttate come cavie dai medici.Deportati.Torturati.Orrore.Epidemia, tifo, pidocchi.Denutriti.Insopportabile.Qualcuno tenta di scappareSi getta sul filo spinato elettrico.Vagoni stipati.Docce.Camere a gas.Ignari entrano.Bruciati vivi.Odore acre.Sterminati dai Nazisti.L’inferno sceso sulla terra.Ora a ricordare il dolore.Foto, scarpe, borse, denti, occhiali, tesori, documenti.Forni crematori, Auschwitz.Oggi sono le lacrime del mondo a voler ridare vita alle loro vite.
Se dall’interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui.
Parte del nostro esistere ha sede nelle anime di chi ci accosta: ecco perché è non-umana l’esperienza di chi ha vissuto giorni in cui l’uomo è stato una cosa agli occhi dell’uomo.