Nello Maruca – Filosofia
Necessiterebbe mirare quanto non appare, per poterlo realizzare.
Necessiterebbe mirare quanto non appare, per poterlo realizzare.
La notte pose silenzio… ma nello stesso tempo vegliava respiri fossero quieti e non attraversati da incubi nei sogni… per quello bastava la realtà!
Quando all’amore prevale l’egoismo a subirne è la coscienza.
Ella è davvero bella! Povero specchio, deve essere un tormento, fortuna che non sei geloso,. Il suo viso è d’un ovale perfetto, ed ella tiene il capo leggermente reclinato così che, limpida e superba, la sua fronte pare innalzarsi senza che il pensiero la solchi d’una minima ruga. I suoi neri capelli si raccolgono, sottili e morbidi, sulla fronte. Il suo volto è come un frutto, ogni tratto dolcemente pronunciato; la sua pelle, lo sento con gli occhi, è diafana, come velluto toccarla. I suoi occhi: oh! Ancora non li ho veduti, ché sono nascosti dalla frangia di seta si quelle ciglia adunche come uncini pericolosi per chi vuole penetrare il suo sguardo. La sua testa è una testa di Madonna, purezza e innocenza l’improntano. Ella si china come una Madonna, ma non si perde nella contemplazione dell’unico, il che dona una variazione all’espressione del suo volto. Ciò che ella contempla è il Molteplice, il Molteplice sul quale il lustro e lo splendore terreni gettano un loro riflesso. Si leva un guanto per mostrare allo specchio e a me una mano destra bianca e perfetta come marmo antico, senza alcun ornamento e neppure il liscio anello d’oro al terzo dito – brava! Ella solleva gli occhi: come tutto in lei si trasfigura, pur rimanendo invariato! La fronte è un po’ meno alta, il volto un po’ meno regolarmente ovale ma più vivo.
Ogni passo avanti ha un passo indietro.
Non c’è confine da superare, c’è solo un limite oltre il quale è bene non andare.
Un teologo che non ama l’arte, la poesia, la musica, la natura, può essere pericoloso…