Nello Maruca – Filosofia
Se dal cuore l’umano bandisse la superbia, l’egoismo, l’orgoglio, l’indifferenza, la maldicenza troverebbe la tranquillità ch’è solo prerogativa dell’amore.
Se dal cuore l’umano bandisse la superbia, l’egoismo, l’orgoglio, l’indifferenza, la maldicenza troverebbe la tranquillità ch’è solo prerogativa dell’amore.
Quella che appare la strada più lunga è, invece, assai spesso la più corta.
La vera fortuna non è nelle cose che possediamo,ma in quelle che non venderemmo neanche per tutto l’oro del mondo.
Oltre l’apparente leggerezza delle parole vive sempre l’anima di chi le scrive. Solo chi sa leggerle potrà coglierne l’essenza.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Più che riforme legislative d’urgenza e mutamenti di rito, de iure condendo, servirebbe un rinnovamento di valori e di principi sociali e giuridici: sarebbe questo un autentico processo di riforma dell’azione Amministrativa. In questo modo lo Stato, da fondale minaccioso, assurgerebbe finalmente a sostrato fertile, colmo di humus giuridico, su cui far prosperare i propri consociati, in ossequio a quel Contratto Sociale senza il quale non ci sarebbe Diritto alcuno e che, troppo spesso, viene magramente onorato.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.
Quella che appare la strada più lunga è, invece, assai spesso la più corta.
La vera fortuna non è nelle cose che possediamo,ma in quelle che non venderemmo neanche per tutto l’oro del mondo.
Oltre l’apparente leggerezza delle parole vive sempre l’anima di chi le scrive. Solo chi sa leggerle potrà coglierne l’essenza.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Più che riforme legislative d’urgenza e mutamenti di rito, de iure condendo, servirebbe un rinnovamento di valori e di principi sociali e giuridici: sarebbe questo un autentico processo di riforma dell’azione Amministrativa. In questo modo lo Stato, da fondale minaccioso, assurgerebbe finalmente a sostrato fertile, colmo di humus giuridico, su cui far prosperare i propri consociati, in ossequio a quel Contratto Sociale senza il quale non ci sarebbe Diritto alcuno e che, troppo spesso, viene magramente onorato.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.
Quella che appare la strada più lunga è, invece, assai spesso la più corta.
La vera fortuna non è nelle cose che possediamo,ma in quelle che non venderemmo neanche per tutto l’oro del mondo.
Oltre l’apparente leggerezza delle parole vive sempre l’anima di chi le scrive. Solo chi sa leggerle potrà coglierne l’essenza.
Il lento deterioramento non desta sospetto perché si dilegua alla nostra coscienza, ma ci conduce verso un destino di sofferenza.
Più che riforme legislative d’urgenza e mutamenti di rito, de iure condendo, servirebbe un rinnovamento di valori e di principi sociali e giuridici: sarebbe questo un autentico processo di riforma dell’azione Amministrativa. In questo modo lo Stato, da fondale minaccioso, assurgerebbe finalmente a sostrato fertile, colmo di humus giuridico, su cui far prosperare i propri consociati, in ossequio a quel Contratto Sociale senza il quale non ci sarebbe Diritto alcuno e che, troppo spesso, viene magramente onorato.
L’attesa della meraviglia può essere anche la mera vigilia di un’illusione.