Niccolò Ghedini – Ipse dixit
Non è casuale che l’avvocato che difende il fotografo Zappadu sia un eurodeputato dell’Italia dei Valori. C’è una doppia veste – avvocato e parlamentare – che non si dovrebbe confondere.
Non è casuale che l’avvocato che difende il fotografo Zappadu sia un eurodeputato dell’Italia dei Valori. C’è una doppia veste – avvocato e parlamentare – che non si dovrebbe confondere.
La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni.
Sull’ipotesi di rimanere da solo, siccome provengo da quella che è l’eredità della Balena bianca, se qualche balenottero alla fine finisce male, pazienza. Prima o poi il percorso termina per tutti.
Non sono affatto contrario al baciamano alle signore. Bisogna pur cominciare da qualche parte.
Capisco che piaccio alle donne perché contro di me insiste una congiura dei brutti, cioè quelli che scrivono contro di me con violenza sono orripilanti. L’ultimo è stato, per esempio, Beniamino Placido, che secondo me è come la caricatura di Giovanni Leone, persona che stimo mentre non stimo Placido, con quella faccia da topo che si ritrova ha detto di me delle cose assolutamente assurde, e come lui anche altri, Federico Zeri è certamente più brutto che bello. Quindi generalmente tutti quelli che ce l’hanno con me, sono brutti e non piacciono alle donne, sono o omosessuali o impotenti.
A ben guardare Plotino si propone di fare, con le sole risorse della filosofia greca, ciò che a stento sono riusciti a fare dieci secoli di cristianesimo. A metà strada tra le due dottrine, Plotino è designato a fare da intercessore.
A che serve “sapere” se non si sa a che serve?