Nicholas Evans – Libri
E sebbene il contatto dei loro corpi le procurasse un fremito non riuscì più a capire in quale punto terminasse la propria pelle e iniziasse quella di lui.
E sebbene il contatto dei loro corpi le procurasse un fremito non riuscì più a capire in quale punto terminasse la propria pelle e iniziasse quella di lui.
La storia di questo viaggio non è la riprova che non c’è medicina contro certi malanni e che tutto quel che ho fatto a cercarla non è servito a nulla. Al contrario: tutto, compreso il malanno stesso, è servito a tantissimo. E’ così che sono stato spinto a rivedere le mie priorità, a riflettere, a cambiare prospettiva e soprattutto a cambiare vita. E questo è ciò che posso consigliare ad altri: cambiare vita per curarsi, cambiare vita per cambiare se stessi. Per il resto ognuno deve fare la strada da solo. Non ci sono scorciatoie che posso indicare. I libri sacri, i maestri, i guru, le religioni servono, ma come servono gli ascensori che ci portano in su facendoci risparmiare le scale. L’ultimo pezzo del cammino, quella scaletta che conduce al tetto dal quale si vede il mondo sul quale ci si può distendere a diventare una nuvola, quell’ultimo pezzo va fatto a piedi, da soli.Io provo.
Vi ricordo che le divisioni tra paesi servono soloa far esistere il diritto di “contrabbando”e a dar senso alle guerra.Di certo esistono almeno due coseal di sopra di ogni frontiera: una è il crimine, che,travestito da modernità distribuisce miseria su scalamondiale; l’altra è la speranza chela vergogna esista solo quando sbagliamoun passo di danza e non ogni voltache ci guardiamo allo specchio.Per porre fine al primo e farmorire la seconda, bisogna solo lottareed essere i migliori.Il resto viene da sé e di solitoè quello che va a riempire le biblioteche e i musei.Non è necessario conquistare il mondo,basta farlo nuovo.(da “Racconti per una solitudine insonne”)
Ordine e Discordia lo avevano creato come quando si scolpisce la pietra, e da allora non avevano mai più lavorato insieme. […] Insieme, avevano fatto di lui un essere di estrema crudeltà e bellezza.E poi avevano lottato per tenerlo al proprio fianco.
Come la pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano sulla dura superficie dell’incontrovertibile verità: doveva morire. Io devo morire. Doveva finire.
Quando un nuovo libro è stato pubblicato, leggine uno vecchio.
Io scrivo con la penna dell’anima con l’inchiostro del cuore.