Federica Bosco – Libri
Tu sei uno che ama le cose complicate, che deve pensare, calcolare e trovare soluzioni. Ma qui non c’è proprio niente da risolvere, per questo ti inceppi.
Tu sei uno che ama le cose complicate, che deve pensare, calcolare e trovare soluzioni. Ma qui non c’è proprio niente da risolvere, per questo ti inceppi.
O mio amore, mia sposa! La morte, che ha già succhiato il miele del tuo respiro, nulla ha potuto sulla tua bellezza.
Ciò che conta sono le esperienze, I ricordi, l’immensa gioia di vivere a fondo, che dischiude il significato vero dell’esistenza. Dio quanto è meraviglioso essere vivi! Grazie. Grazie.
Forse era pazzo. Ed era mio amico. Certo, mi avrebbe uccisa, se fosse stato necessario, ma non gli andava di farlo. Tra gli umani, cosa chiedere di più ad un amico?
Avevo sempre saputo che il vero amore è al di sopra di tutto e che sarebbe stato meglio morire, piuttosto che cessare di amare. Ma pensavo che solo gli altri ne avessero il coraggio. In quel momento, invece, scoprivo di esserne capace anch’io. Anche se avesse dovuto significare partenza, solitudine, tristezza, l’amore valeva comunque ogni centesimo del suo prezzo.(da “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto”)
Mi definisco scrittrice perché le parole scritte per me sono un’àncora. Un pianto. Uno sfogo. Una richiesta di aiuto. L’espressione della gioia più grande. Un modo affinché le parole, nero su bianco, risaltino ai tuoi occhi, più di quanto un urlo possa ferire il tuo orecchio. Ci metto del mio, in quel che scrivo. Sempre. Non posso farne a meno. Ma non metto sempre me in quello che scrivo. La carta peserebbe troppo e si stropiccerebbe comunque facilmente; e mi devo salvaguardare.
Ho perso il privilegio del tuo affetto molto tempo fa e di questo devo rimproverare solo me stesso.