Nicola Aghilar – Società
Quando inizio a relazionarmi con persone nuove e mi accorgo che tra questi il più istruito sono io, beh, incomincio a preoccuparmi seriamente.
Quando inizio a relazionarmi con persone nuove e mi accorgo che tra questi il più istruito sono io, beh, incomincio a preoccuparmi seriamente.
È proprio vero che la vita è paradossale: nei paesi sviluppati (Francia, Italia; Germania, Inghilterra ecc.) Dove tutti hanno tutto o quasi, la gente si indigna e lo dimostra scendendo nelle piazze.In Africa, in Centro – America, nel sud est asiatico, dove buona parte della gente muore di fame, là non si indignano mai, e nessuno si indigna mai per loro.
Quante persone incerte dubbiose, va creando la cultura del dubbio, oggi in voga.
Io credo che la civiltà sia una patina molto sottile, come la doratura di un orologio da poco, che poi con l’acqua o semplicemente col tempo o alla prima grattata contro un muro va via e lascia vedere cosa c’è sotto: il grigio e il freddo dell’acciaio.
In questo mondo di finti e di falsi, dominato dalla crudeltà, accompagnata dall’ignoranza, siamo costretti a sopportare le false righe dettate da chi esprime solo menzogne e promesse come marinari. Ma noi, siamo noi per nostra fortuna, restiamo coerenti con i nostri sani principi.
Quando inizio a dire la verità dei fatti a viso scoperto, diventi un peso su quel sentiero dove la società non ti accetta, ma ti disprezza.
Lo studio della storia deve far crescere, non lievitare. Eppure i nostri governatori sembrano tutti panetti gonfi come mongolfiere.