Nicola Barbato – Paura & Coraggio
E quando mi chiederanno se ciò che scelsi, fu per me giusto o sbagliato, lascerò che sia il mio sorriso a rispondere.
E quando mi chiederanno se ciò che scelsi, fu per me giusto o sbagliato, lascerò che sia il mio sorriso a rispondere.
Sono stata fiera di me quando con coraggio e determinazione ho messo fuori dalla mia vita determinate persone. Ci sono valori che vanno ben oltre ad una scelta. Non mi interessa il giudizio della gente riguardo alle mie scelte. Sono stata fiera di me sia quando a determinati atteggiamenti ho risposto e sia quando ho ritenuto fosse migliore il silenzio. Sono stata fiera di me quando ti ho lasciato morire nell’indifferenza più abissale, perché la mia vita è troppo più importante di una persona che nella sua vita non ha saputo essere altro che una squallida comparsa.
Camminavo ansiosamente verso l’uscita. Non sapevo nemmeno da cosa stavo scappando. I tubi sul soffitto, vecchi almeno trent’anni, avevano delle perdite e sul pavimento si erano formate pozzanghere di acqua e ruggine. Il suono del mio piede che infrangeva l’acqua rimbombò per il lungo corridoio, ed ebbi paura. Iniziai a correre prima ancora che l’eco si fosse spento dietro di me, ma sapevo che era troppo tardi. Ad un tratto comparve lui: con il volto orrendamente sfregiato e gli occhi rossi, il sangue colava dalle sue dita e seppi, senza ombra di dubbio, che Jacob era morto.
Sì, ho sentito la paura, la paura di diventare come loro.
Anche le cose belle fanno paura, paura di perderle.
C’è più gente che crolla di fronte al mondo e fugge, di gente che riesce a viverlo.
Devo trovare il coraggio di cavalcare le onde, di nuotare, perché solo chi non vive non teme e il timore è la voglia di vivere senza stancarsi mai di considerare.