Nicola Manna – Ricordi
Coltiva i ricordi per raccogliere i sogni.
Coltiva i ricordi per raccogliere i sogni.
Un fazzoletto fu lui a farmi capire, ricordo il momento magico del momento, quante emozioni, un passato sempre vivo, un fazzoletto e il tuo odore e tanti ricordi se oggi siamo insieme, “chissà forse grazie a quel fazzoletto”. A volte basta un gesto che può cambiarti la vita, la mia è stata cambiata da quel fazzoletto profumato.
Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto.
Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo. Alcune ci riportano indietro e si chiamano ricordi, altre ci portano avanti e si chiamano sogni.
Forse l’unica cosa brutta della vita è l’impossibilità di tornare indietro nel tempo per rivivere momenti che a volte rimangono solo eterni ricordi…
Una delle parole più interessanti, è “buco”. Ha dei significati e delle logiche diverse, o simili, in praticamente tutte le dottrine: ogni parte della scienza, inclusa la fisica e la matematica, architettura, religione, filosofia, medicina/anatomia, usato nella sua forma volgare per sfottere, o per andare da qualche parte. Un buco è il cerchio destino, è arte se è perfetto, ha due parti, entrambe di nature diverse, quella dell’ombra e della luce. Per qualcuno era stato il segnale di ingresso, tanto tempo fa, il modo per scoprire di aver attraversato la soglia, ed essere entrato in un nuovo universo, anche se questo fa parte di una scienza singolare ed unica, il sogno.
Bolle di ricordi esplodono in mille frammenti di luce e si trasformano nell’ossigeno del futuro.