Nicola Schiavone – Musica
La musica è un insieme di note che, unendosi, formano uno specchio: è lo specchio dell’anima, uno specchio capace di farci vedere come siamo veramente.
La musica è un insieme di note che, unendosi, formano uno specchio: è lo specchio dell’anima, uno specchio capace di farci vedere come siamo veramente.
Il momento più triste dello spirito è quando non si ha bisogno di musica.
Prendi uno come me, che suona il contrabbasso da quando aveva quattordici anni. Io ho seguito la sua evoluzione: da un semplice strumento pizzicato in due tempi alla completa libertà di musicisti come Stanley Clarke… Mi sono trovato in situazioni in cui i colleghi mi incitavano: sei libero; e io rispondevo: un momento, non so se voglio esserlo. Ho suonato con musicisti giovani che non conoscono che la libertà. Non sanno come si suona a tempo e quanto lo si può apprezzare… Eppure mi piace quello che oggi succede al basso. Alcuni dei giovani che suonano il contrabbasso come una chitarra sono fantastici. Ma io, adesso come prima, preferisco suonare a tempo: ritmo con un buon sound, che non potrà mai essere sostituito da qualcos’altro. È come il battito del cuore.
La musica, lei si che è mia amica, con lei sto davvero bene, non ha bisogno di consigli lei sa quando ho voglia di ridere, e quando sento il bisogno di piangere un po’, lei ha saputo consolarmi quando altri non ci sono riusciti, lei mi è stata accanto quando sono rimasta sola a guardare qualcuno che stava per lasciarmi per sempre, e nelle notti silenziosi e tristi, è stata sempre lei a tenermi compagnia, la musica è la mia vita, lei mi ha sempre dato tutto senza chiedermi mai nulla in cambio.
In questa canzone esprimo quello che ho sempre pensato. Che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell’errore. Anche perché, non ho mai capito malgrado la mia età, cosa sia esattamente la virtù e che cosa esattamente sia l’errore.Perché basta spostarsi di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. Non parliamo poi, nello spostarci nel tempo. C’erano morali nel medioevo che oggi non sono assolutamente riconosciuti. Oggi noi ci lamentiamo, vedo che c’è un gran tormento sulla perdita dei valori, bisogna aspettare di storicizzarli. Io penso, che non è che i giovani di oggi non abbiano più valori, hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri.
Per le volte che mi hai salvata, per quelle in cui mi hai capita, per tutte le altre dove mi hai consolata. Per i ricordi, per le emozioni, per avermi fatto vivere momenti indimenticabili e rivivere quelli dimenticati. Per le volte che mi hai fatto sognare, amare, perdonare, volare, vivere, gioire, emozionare. Alla mia amata musica. Grazie per aver dato un senso ai miei giorni.
Le opere di Ludwig van Beethoven sono una riscossa di sensazioni ed emozioni, forti e movimentate.