Nicola Sichi – Stati d’Animo
Sono una nave senza capitano. La mia ciurma non sono più io! Sono uno spirito impercettibile e il mio coraggio è la mia paura di riprenderne il comando!
Sono una nave senza capitano. La mia ciurma non sono più io! Sono uno spirito impercettibile e il mio coraggio è la mia paura di riprenderne il comando!
Mi stresso solamente a pensare quanto sono stressabile!
Ci sono momenti in cui la pelle si assottiglia e sento di vibrare ad ogni respiro. L’anima sale in superficie, faccio fatica a contenerla, chiede solo di poter tracimare. Brulico di pensieri, di vita, di emozioni. Ma in questi momenti mi sento troppo fragile per lasciarli andare. Troppo esposta. Troppo indifesa. Troppo di tante cose. Mi sfioro le labbra e chiedo perdono a quelle parole che ho paura di dire, perdono per lasciarle ancora lì, sospese in un limbo che non è morte, ma ancora non è nemmeno vita.
Come fanno due persone che si sono amate per davvero, tanto anche e si sono sempre volute dal primo momento dal primo sguardo buttare tutto al diavolo incontrarsi per strada far finta che i loro cuori non camminino ancora per mano non rincorrersi per continuare a tenersi?
Non bisognerebbe mai ammalarsi di aspettative. Le aspettative generano i tormenti e i tormenti generano il dolore.
Io mi amo così come sono. Mi amo quando sorrido e penso anche se dietro ai miei pensieri nasce una lacrima. Mi amo quando mi arrabbio anche se la mia rabbia è derivata da cose piccole. Mi amo quando divento cattiva e senza pietà nei confronti di chi prova a schiacciarmi. Mi amo quando amo e sono complice. Mi amo quando sono donna, bambina e mamma. Mi amo ed è questo che fa di me una persona amata.
Io non conosco queste sensazioni. Le intuisco ma non le capisco è tutto cosi sfuggente e affascinante. Sembra quello che non è ed è quello che non sembra.